La gestione degli errori nel volley

Di Marco Paolini, Maurizio Moretti





La gestione degli errori rappresenta uno degli aspetti più concreti della quotidiana attività in palestra degli allenatori. Si tratta, in realtà, di saper individuare correttamente gli errori più importanti commessi da ognuno dei nostri atleti e costruire, conseguentemente, un percorso didattico di correzione che porti ad un miglioramento nel breve-medio periodo.
“Chi sbaglia meno vince !!”: quante volte nel volley abbiamo sentito questa frase, così vera ad ogni livello eppure tanto banale e quasi inutile se non si approfondisce il concetto. Credo che ogni allenatore abbia detto almeno una volta alla sua squadra di fare meno errori, ma se dietro questa affermazione non esistono delle idee condivise con i propri giocatori e dei parametri di valutazione precisi, probabilmente converrebbe stare zitti ed evitare quindi di dare alla squadra solo delle insicurezze.
Ciò diventa ancora più importante se stiamo lavorando con dei giovani che, ovviamente, tendono a sbagliare più degli altri, ma gli istruttori devono evitare che si crei la “paura dell’errore” con un atteggiamento spesso paziente, comunque positivo, solo raramente severo o addirittura sanzionatorio. Nasce spontanea, dunque, la necessità di differenziare gli errori in base alla loro incidenza nel gioco.


Di seguito una classificazione degli errori in tre tipologie che ci porteranno a delle considerazioni pratiche che riteniamo molto interessanti:
1) errori indotti dalle buone capacità dell’avversario.
2) Errori tecnico-tattici su cui lavorare in palestra.
3) Errori imperdonabili.


La prima tipologia di errori è quella in cui “è stato bravo l'avversario”; evidentemente un minimo di responsabilità la ha anche la nostra squadra, ma soprattutto l’avversario ha fatto una grande giocata e gli riconosciamo il merito. L’atteggiamento migliore in tal caso è di non preoccuparsi e pensare anzi che anche noi faremo delle giocate notevoli. Ebbene, con i giovani ciò non è affatto scontato e noi allenatori spesso dobbiamo intervenire con frasi tipo “Ok, bravi loro, prossima palla”; ciò è importante per mantenere alta la fiducia nelle nostre capacità, fermo restando che anche l’avversario sa giocare, ma noi possiamo batterlo. 


La seconda tipologia di errori, quelli tecnico-tattici, è sicuramente quella che ne comprende più di tutti: sono, infatti, gli innumerevoli errori che derivano da carenze tecniche o, a volte, da scarso ragionamento tattico. Direi anzi che ci si allena proprio per prevenire e ridurre questi errori, cercando di perfezionare sempre più le tecniche dei fondamentali e mettendo a punto delle strategie tattiche che ci aiutino a vincere le partite.
Se tali errori vengono commessi in gara si cercherà di non dire nulla o, a volte, di incoraggiare il giovane invitandolo ad un comportamento comunque positivo; si prenderà però nota di tali errori per focalizzare su di essi il lavoro nei prossimi allenamenti; quindi, una volta fissati gli obiettivi realizzabili per ogni atleta, si dovrà essere molto esigenti in palestra.


La terza ed ultima tipologia di errori sono gli errori imperdonabili. Sono quelli che dipendono esclusivamente dalla nostra squadra: non importa chi abbiamo di fronte come avversario, poiché siamo “capaci” di sbagliare clamorosamente facendo tutto da soli! Precisiamo subito che fino alle categorie under 14 tutto ciò è abbastanza normale; ma quando il livello cresce, tali errori dovranno diventare sempre meno tollerati. Eppure spesso assistiamo a gare di serie C o serie B in cui si commettono molti errori imperdonabili.
Nasce dunque l’esigenza di definire con grande precisione quali debbano essere considerati errori non ammissibili e tali da creare fastidio in tutta la squadra; ritengo addirittura che ogni team, in base al proprio livello tecnico ed al campionato che si appresta a disputare, debba fare un elenco degli errori che si ritengono assolutamente imperdonabili.
Tale elenco, se condiviso da tutti, aiuterà molto la squadra a trovare un proprio gioco con delle caratteristiche che sicuramente esalteranno i pregi e le capacità dei singoli giocatori, dando sicurezza ad ogni atleta. Al contrario, se gli errori di squadra saranno considerati tutti di uguale importanza e ogni volta in modo benevolo si perdonerà chi di fatto ha commesso l’ultimo errore, ebbene credo che in tale situazione potremmo lavorare per anni ed anni senza  ottenere alcun miglioramento.


Dunque è talmente importante che ogni team definisca collegialmente un elenco degli errori imperdonabili che… non lo ha fatto mai nessuno!!
Ebbene, proviamo a farlo noi per un’ipotetica squadra di medio–basso livello:
1) palla facile che cade fra due giocatori per puro equivoco (nessuno chiama la palla! Vado io...no... vai tu...!!!! );
2) ricezione avversaria sbagliata che viene nel nostro campo con traiettoria schiacciabile e senza muro; noi schiacciamo, ma facciamo invasione (o tiriamo fuori o addirittura tiriamo in rete);
3) palla facile che però va ad appoggiare il nostro alzatore; ad alzare è il centrale di posto tre: risultato = fallo di palleggio!! 


Per saperne di più: La gestione degli errori nel volley - Battuta e ricezione. Marco Paolini, Maurizio Moretti. Perugia: Calzetti & Mariucci, 2014.