Pianificazione delle gare per lo sviluppo dello stato di allenamento

Di Juergen Weineck



In generale, le gare sportive vanno disputate solo in rapporto con l'allenamento.

 

L'allenamento serve a "costruire" la gara a "mostrare" la prestazione. Senza gare, l'allenamento perde tutto il suo valore per l'atleta, in quanto rappresenta la preparazione necessaria a disputare con successo le gare.

 

Se si tiene conto delle esperienze dello sport di tempo libero e di quello riabilitativo, l'opinione diffusa, secondo la quale l'allenamento implica sempre la disputa di una gara, va considerata relativa, in questi ambiti, infatti, è possibile allenarsi anche senza gareggiare o sottoporre ad un confronto le proprie prestazioni.

 

Generalmente, nello sport competitivo, un atleta non si allena per il piacere di farlo, ma per migliorare la sua capacità di prestazione con la massima efficacia possibile e per vedere confermati o meno i contenuti che ha utilizzato in allenamento, nei test, nelle gare di controllo e nelle gare vere e proprie.

 

Dal punto di vista metodico, pedagogico-didattico e dei contenuti per il miglioramento dei risultati sportivi c'è bisogno, non soltanto di una teoria dell'allenamento, ma anche di una teoria della gara.

 

Nella scelta della gare, occore fare attenzione a:

 

- una corretta definizione della loro successione, in modo tale da mantenere sempre sufficienti fasi di recupero;
- un numero sufficiente di gare;
- a disputare gare di livello corrispondente al proprio stato di preparazione: dalle gare di costruzione si dovrebbe passare a gare sempre più impegantive;
- la forma del momento; nessuna gara va disputata nel momento sbagliato. Gare che non pongono richieste specifiche, proprie di una gara, sono inutili, in quanto il carico psicofisico è insufficiente.

 


Non va dimenticato che le gare sono anche un mezzo specifico di allenamento che serve alla formazione e alla stabilizzazione della prestazione sportiva. Esse contengono elementi per l'incremento della prestazione che possono essere allenati solo durante una competizione: carichi fisici e psichici estremi, esperienze di gara, studio tattico dell'avversario, individuazione degli errori di allenamento.

 

Le gare consentono infine di esaminare il livello di prestazione raggiunta e l'efficacia dell'allenamento. Così è possibile correggere eventuali errori nella pianificazione dell'allenamento, nella sua realizzazione dal punto di vista metodico ed organizzativo, e nella conduzione dell'atleta.

 

Per saperne di piùL'allenamento ottimale, Juergen Weineck. Perugia: Calzetti & Mariucci, 2009.