SdS - Scuola dello Sport, n° 97

ANNO EDIZIONE: 2013
GENERE: Rivista
CATEGORIE: Rivista SdS - Scuola dello Sport
PAGINE: 72

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L’ALLENAMENTO DEL CORE
Christian Gustedt
Come la forza e la stabilità del coreinfluenzano la capacità di prestazione sportiva
L’allenamento diretto a migliorare la forza del core e soprattutto la sua stabilità ha guadagnato importanza non solo in campo riabilitativo, ma da alcun anni è largamente praticato anche nello sport di prestazione. Per cui si parla sempre più di allenamento del core e di allenamento su superfici instabili. Dopo avere definito cosa si intenda per core e i concetti di forza e stabilità del core, si illustrano le tipologie del suo allenamento e i test che possono essere utilizzati per valutarne sia l’una che l’altra. Infine si espongono i risultati delle ricerche che hanno esaminato il rapporto tra prestazione sportiva e allenamento diretto a migliorare la forza e, in particolare, la stabilità del core e le possibilità che questo allenamento della stabilità possa contribuire al miglioramento della prestazione stessa.

 

TRAINER’S DIGEST
a cura di Lorenzo Lanzieri, Matteo Bonato
MYagonism: agonisti si diventa:un social netsporting potrebbe facilitare l’avvicinamento allo sport?

 

IL CORE TRAINING IN PRATICA
Lorenzo Pugliese, Daniele Bosio, Roberto Benis, Matteo Bonato, Antonio La Torre 
Esercizi e progressioni di base per l’allenamento del core
Gli obiettivi principali del core training sono di permettere agli atleti di controllare efficacemente il proprio corpo durante situazioni sport-specifiche complesse, sopportare meglio i carichi di lavoro e prevenire il rischio di infortuni. Affinché ciò avvenga, è bene che ogni allenatore basi l’allenamento di questa metodica su analisi qualitative dell’atleta focalizzando poi l’attenzione sulla tecnica esecutiva e il controllo posturale durante le esercitazioni. Lo scopo di quest’articolo è di proporre progressioni didattiche per eseguire correttamente alcuni esercizi di base per l’allenamento del core.

 

INFORMAZIONI
a cura di Mario Gulinelli
Dichiarazione di consenso del Comitato olimpico internazionale sulla nutrizione nello sport

 

STRATEGIE ALIMENTARI E RECUPERO
Alessandra Schek
Le misure dietetiche rilevanti per il recupero
Le strategie alimentari dirette ad accelerare la rigenerazione, essenzialmente, seguono le stesse regole che sono utilizzate per l’alimentazione di base e quella di gara. Viene sinteticamente fornito un quadro della situazione attuale della ricerca per quanto riguarda l’apporto di energia, in particolare sotto forma  di carboidrati e di proteine; la reintegrazione di fluidi, vitamine e sali minerali prima, durante e soprattutto dopo i carichi di allenamento e di gara; l’utilizzazione degli integratori alimentari.

 

FATTI E MITI DEL FITNESS
a cura di Mario Gulinelli
L’allenamento a intervalli di intensità elevata

 

L’ALLENAMENTO della RESISTENZA nel CALCIO
Billy Sperlich, Matthias W. Hoppe, Matthias Haegele
Metodo del carico prolungato vs allenamento a intervalli di intensità elevata
A causa delle elevate richieste metaboliche che esigono l’allenamento e i calendari di gara nel calcio, specie in quello professionistico, gli allenatori di questo sport sono di fronte al problema di quale sia il metodo di allenamento della resistenza in grado di mantenere lo stato generale di fitness e sviluppare sopratutto le capacità speciali di resistenza aerobica e anaerobica durante il periodo di preparazione e mantenerle durante la stagione. Nella scienza e nella pratica dell’allenamento, attualmente, è tornato in primo piano il metodo dell’allenamento a intervalli d’intensità elevata (High Intensity Interval Training, HIIT). Sebbene l’allenamento della resistenza di volume elevato (High-Volume Training, HVT) resti una base importante per il successo e gli specialisti degli sport di resistenza si allenino per la maggior parte del tempo in questa zona d’intensità, un numero sempre maggiore di studi prova l’efficacia dell’HIIT, scoprendo possibili meccanismi di adattamento simili o persino superiori a quelli dell’HVT. A partire da una determinato stato di allenamento, nel calcio solo l’HIIT produce un ulteriore miglioramento della prestazione di resistenza. Soprattutto nel calcio professionistico l’elevata densità delle partite e, quindi, il poco tempo disponibile per lo sviluppo delle capacità condizionali creano il bisogno di metodi più efficaci per migliorare i meccanismi aerobici e anaerobici di trasformazione dell’energia e così aumentare la capacità di resistenza. Studi condotti sull’allenamento in questo sport dimostrano che l’HIIT, insieme a un allenamento della resistenza di base, è in grado di realizzare questi obiettivi d’allenamento e può essere utilizzato con profitto anche durante la stagione di gara richiedendo un impegno di tempo limitato.

 

TRAINER’S DIGEST
a cura di Mario Gulinelli
Recupero e rigenerazione nei giochi sportivi: l’esempio del calcio

 

IL TALENTO NELLA SCHERMA
Marco Arpino, Carola Cicconetti
Riflessioni sul talento e sulla sua gestione e sviluppo nella scherma in un approccio nikemetrico
Si introduce uno studio sulla ricerca del talento nella scherma, utilizzando il concetto di nikemetria, cioè un approccio che possa soddisfare l’esigenza di identificare e verificare l’attitudine a vincere nello sport agonistico, sulla base dell’applicazione di alcune iniziali osservazioni di tipo statistico. Secondo gli Autori ci si deve interrogare se esista negli atleti una predisposizione alla vittoria e di conseguenza quali dati debbano essere identificati, raccolti e analizzati per ottenere le informazioni in merito. Essi partono quindi dalla letteratura sul talento, per giungere successivamente a una prima ricerca basata sull’analisi dei bollettini dei risultati agonistici pubblicati dalla Federazione italiana scherma. Si prova a considerare il valore della vittoria non soltanto come una predisposizione individuale, ma come elemento caratterizzante lo specifico studio su una determinata popolazione: gli schermidori italiani che hanno partecipato alle ultime tre edizioni dei Giochi Olimpici estivi. Gli Autori concludono ponendo l’attenzione sul ruolo determinante del Maestro di scherma nella gestione del talento e con la speranza che la ricerca condotta possa porre la nikemetria come una sorta di matematica degli analisti della prestazione, pur sapendo che l’elevata complessità e variabilità dei risultati sportivi, possono portare a conclusioni che potrebbero riguardare anche valori singoli e quindi non spendibili in termini di giudizi assoluti, ma in termini di media, variabilità e probabilità.

 

LO STUDENTE ATLETA
Esio Zaghet
La gestione dello studente atleta all’interno di un percorso formativo
Conciliare pratica sportiva di medio e alto livello e percorso formativo riesce complicato se si adottano i tradizionali schemi di giudizio. L’atleta, coinvolto in un percorso di studi, ha necessità di programmazione, tempi e metodologie che devono soddisfare sia gli impegni sportivi che quelli formativi. Superare la dicotomia tra sport e scuola/ università, spesso concausa di abbandono precoce dell’attività sportiva e favorire invece la convivenza tra i due ambiti, nel rispetto reciproco della propria autonomia, può portare alla realizzazione di un modello di scuola innovativo e soprattutto in linea con le direttive in campo europeo per la formazione degli atleti. Partendo da tali condizioni al contorno, si è quindi analizzata tale problematica da un punto di vista sistemico, seguendo un modello che, prendendo atto della realtà di contesto attuale per quanto riguarda il campo della formazione degli atleti e delle prospettive post-carriera sia in campo nazionale che internazionale, provasse ad individuare un’ipotesi di soluzione efficace e centrata non tanto sugli aspetti di progettazione curricolare di uno specifico piano di studi, quanto invece sulla gestione
dell’atleta all’interno del percorso formativo. In questa prima parte, il focus del lavoro è centrato sul contesto attuale nel campo della formazione scolastica/universitaria sia in ambito nazionale che internazionale, con uno sguardo proiettato agli obiettivi di Europa 2020 e all’importanza che l’ambito dello sport riveste nelle linee di indirizzo e di sviluppo delle politiche dell’Unione Europea.

 

FORMAZIONE E QUALIFICHE NELLO SPORT
Angelo Altieri, Claudio Mantovani
Il riconoscimento delle qualifiche nel settore dello sport
La formazione nel settore dello sport riveste un ruolo chiave all’interno dell’Unione europea (UE) per motivi relativi alle caratteristiche del settore sport in generale e alle specificità della formazione professionale nella maggior parte dei ventisette Paesi membri1. Si analizzano pertanto le peculiarità del comparto dello sport nella Ue attraverso un’analisi degli elementi che caratterizzano la formazione e il mercato del lavoro ad essa correlato. Per svolgere tale analisi lo studio parte da una descrizione dello stato dell’arte delle politiche formative in Italia messe in atto in seguito alla pubblicazione da parte del Coni (2009) del quadro nazionale di riferimento per le qualifiche professionali per tecnici sportivi (Sistema Nazionale delle Qualifiche - SNaQ).

 

 

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