SdS - Scuola dello Sport, n° 90

ANNO EDIZIONE: 2011
GENERE: Rivista
CATEGORIE: Rivista SdS - Scuola dello Sport
PAGINE: 72

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1. Sarah Breitbach
L'IDENTIFICAZIONE DEL TALENTO NELLO SPORT
La selezione del talento: possibilità  e problemi, selezione genetica e diagnostica molecolare

Qualsiasi ricerca del talento si pone l'obiettivo di selezionare più precocemente possibile atleti ed atlete dotati servendosi di particolari criteri, con l'obiettivo di promuoverne sistematicamente lo sviluppo. Nella normale attività  di selezione del talento servendosi di diverse procedure di misurazione e di test si rilevano fattori antropometrici, fisiologici, e psicologici che sono analizzati mettendoli in relazione con il modello di prestazione specifico dello sport considerato. Questo sistema di selezione, però, è criticato in quanto sarebbe scarsamente standardizzato e piuttosto unidimensionale, i metodi di misurazione non tengono conto, in modo adeguato, dell'interrelazione tra prerequisiti fisici, psichici, ambiente e presupposti genetici. L'ingegneria genetica fornisce un ulteriore approccio alla previsione dei futuri talenti. Da vari anni i genetisti sono alla ricerca di determinati genotipi (polimorfismi) nel materiale ereditario associati con alcune capacità  fisiche. Però esistono ancora notevoli difficoltà metodologiche che non possono essere superate con le tecnologie attuali. Per questa ragione non sembra sia possibile fare affermazioni sulla prognosi del talento. Attualmente assumono importanza metodi molecolari di diagnosi che si spera possano permettere una ricerca pluridimensionale del talento o un sostegno a procedure interdisciplinari di test. La diagnostica molecolare, in linea di principio, permette di ottenere informazioni su quali siano gli aspetti genotipici e fenotipici della prestazione sportiva con riferimento a fattori ambientali. Si spera che in futuro la misurazione di firme molecolari possa permettere di ricavare prognosi per quanto riguarda la capacità  specifica di prestazione per uno sport.



2. Gudrun Frohner
LA CAPACITA' DI CARICO NELLO SPORT GIOVANILE
Consigli medico-sportivi su come garantire la capacità  di carico nello sport giovanile di alto livello. Nona parte: la prevenzione nei giochi sportivi: i giochi di rimando badminton, tennis, pallavolo.

Nei giochi sportivi la formazione in età  infantile e nell'adolescenza richiede un lungo processo di sviluppo della capacità  di gioco. Nei primi anni di questo processo a lungo termine troviamo in primo piano soprattutto lo sviluppo della rapidità , della coordinazione e del comportamento tecnico-tattico durante il gioco. Se si vuole garantire la capacità  di carico occorre limitare ogni specializzazione precoce e garantire uno sviluppo multilaterale della muscolatura, soprattutto in quei giochi sportivi che prevedono tecniche che interessano solo un lato del corpo. A tale scopo di espongono le particolarità  del controllo dell'allenamento, dei fattori che possono alterare lo stato di salute e la capacità  di carico, degli adattamenti e delle misure di prevenzione dei giochi sportivi di rimando (tennis, badminton, pallavolo).



3. Roberto Campaci, Enzo Macor, Renato Manno
ETA' DELLE MASSIME PRESTAZIONI E IMPORTANZA DELLA PRESTAZIONE IN ETA' GIOVANILE NELLO SCI DI FONDO
Età  delle massime prestazioni nello sci di fondo e il ruolo della prestazione agonistica internazionale giovanile come prognosi dei risultati nei livelli assoluti; differenze tra atleti e atlete, e analisi delle relazioni sistematiche

Analizzato il contributo dello sci di fondo al medagliere italiano ai Giochi olimpici invernali si indaga, in campo internazionale, l'età in cui si consegue la massima prestazione individuale sia per quanto riguarda la categoria maschile che femminile. Si verifica inoltre se i risultati ottenuti in campo internazionale nella categoria Juniores possono essere indicativi per i risultati che saranno ottenuti successivamente dagli stessi atleti nelle massime competizioni assolute (Giochi olimpici invernali, Campionati mondiali). Contestualmente a ciò si analizza la posizione dell'Italia rispetto alle Nazioni più rappresentative e si formulano suggerimenti applicativi. Per l'analisi sono stati considerati i primi cinque classificati nelle gare individuali maschili e femminili dei Giochi olimpici di Torino 2006 e Vancouver 2010 e dei Campionati del mondo di Oberstdorf 2005, Sapporo 2007, Liberec 2009 per un totale di 51 atleti per la categoria maschile e 38 per quella femminile. Secondo i risultati dello studio, l'età  media in cui si raggiunge la massima prestazione individuale è 28 anni per gli uomini e 27 per le donne; sia nella categoria maschile sia in quella femminile, gli/le atleti/e che primeggiano in campo internazionale juniores raggiungono prima degli altri la massima prestazione individuale nelle competizioni assolute; nella maggior parte degli/delle atleti/e analizzati/e, si nota una relazione tra i risultati ottenuti nelle competizioni assolute e quelli precedentemente ottenuti dagli stessi atleti nei Campionati del mondo Juniores; l'Italia risulta essere tra le nazioni più rappresentative; gli atleti/e di vertice italiani hanno un'età media superiore rispetto a quelli delle Nazioni più rappresentative e sono tra quelli che raggiungono la massima prestazione individuale in età  più avanzata rispetto a quelli delle altre Nazioni.



4. Juergen Wick
IL CONTROLLO DELL'ALLENAMENTO E DELLA PRESTAZIONE NEGLI SPORT DI RESISTENZA
Alcuni aspetti attuali del controllo dell'allenamento e della prestazione negli sport di resistenza

Per realizzare una valutazione oggettiva dei risultati di gara durante le grandi manifestazioni sportive e poterne ricavare compiti e obiettivi a lungo termine per quanto riguarda la strategia dell'allenamento, si deve partire da un'analisi approfondita dei fattori che li influenzano osservati finora dalla scienza dell'allenamento. Vengono così trattati problemi che riguardano la struttura della prestazione, la struttura dell'allenamento e i programmi di allenamento specifici per i singoli sport e le singole discipline sportive che se ne ricavano.



5. TRAINER'S DIGEST
A cura di Mario Gulinelli
Forza e endurance (clicca qui per scaricare la bibliografia)



6. TRAINER'S DIGEST
A cura di Mario Gulinelli
Ma nello sport è diverso: ricerca del talento nello sport e ricerca sull'expertise e l'iperdotazione



7. Paolo Maurizio Messina, Antonio Bocchino
AGIRE IN AUTONOMIA
Lo sviluppo della capacità  d'azione autonoma nei giovani cestisti (parte seconda)

Dopo avere discusso (nella prima parte, pubblicata nel precedente numero) la possibilità  di sviluppare una metodologia di allenamento che migliori nei giovani la capacità  di gestire le situazioni di gioco in modo autonomo, avere evidenziato gli aspetti che incidono direttamente sulla scelta dei comportamenti e sulle dinamiche di sviluppo delle collaborazioni tra i giocatori, e avere posto l'attenzione su un modello di giocatore intuitivo e sui processi cognitivi che sviluppano la comprensione del gioco e la capacità  di anticipazione, in questa seconda parte, a titolo esemplificativo, si illustrano una serie di attività  difensive, utili ad accrescere forme autonome d'azione.



8. Alberto Cei
L'ALLENAMENTO PSICOLOGICO AVANZATO
Presupposti e contenuti di un programma avanzato di allenamento psicologico

I primi programmi di preparazione psicologica per gli atleti sono stati sviluppati a partire dall'inizio degli anni '70 e da allora hanno trovato una sempre più ampia diffusione nello sport di livello assoluto. Attualmente si distingue fra lo sviluppo di abilità  psicologiche di base e programmi di tipo avanzato. Si descrive cosa si deve intendere per programma psicologico avanzato e quali sono le competenze che l'atleta si allena a ottimizzare durante il suo svolgimento. Si tratta di programmi sport specifici che richiedono di aver acquisito le abilità  tecnico-sportive e tattiche tipiche della disciplina praticata e che si rivolgono a coloro che svolgono un'attività  agonistica significativa e orientata al miglioramento continuativo. La programmazione di questa attività  richiede allo psicologo dello sport la conoscenza delle determinanti psicologiche della disciplina nella quale andrà  a operare e la costruzione di un programma avanzato che si basa sull'allenamento delle seguenti abilità  psicologiche: la scelta degli obiettivi, la gestione dello stress, la concentrazione, la gestione della gara, la spiegazione dei risultati delle prestazioni agonistiche, lo stile di vita adeguato alla carriera sportiva e il rapporto con l'allenatore.



9. York Olaf Schumaker, Torben Pottgiesser
L'ALLENAMENTO IN ALTITUDINE
Stato attuale e nuove tendenze

Si definisce il quadro concettuale e terminologico relativo all'allenamento in altitudine e si illustra quale sia lo stato attuale delle conoscenze su questo allenamento come mezzo per il miglioramento della capacità  di prestazione di resistenza ad altitudini normali. Si cerca inoltre di gettare uno sguardo su quali saranno le possibili evoluzioni di questo mezzo di allenamento, traendone delle conclusioni sulle tendenze e i possibili sviluppo in questo settore.



10.Marco Ferrante, Giuliana Conte, Marco Arpino

COMMENTO GIURIDICO
Prime osservazioni sulla sentenza n. 49/2011 della Corte Costituzionale, in materia di controversie disciplinari sportive.

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