Una nuova interpretazione del ruolo del portiere di calcio

Lorenzo Fattori




Il portiere moderno si presenta come atleta e giocatore con qualità fisiche al di sopra della media. È sempre delegato, dal punto di vista prestativo, alla difesa della porta, ma nel calcio moderno deve coprire porzioni di campo sempre più ampie, intanto controllando continuamente ciò che in esse avviene e cercando di leggere eventuali sviluppi del gioco, poi ricorrendo ad interventi, anche fuori area, poco ipotizzabili fino a qualche decennio fa.
Anche il rilancio dell’azione di attacco, oggi impostazione della ripartenza, ha assunto un nuovo rilevantissimo significato. La richiesta che ne deriva è quella di una nuova abilità tattica e una pronunciata velocità esecutiva negli interventi che devono originare le ripartenze: gli allenatori affidano infatti, in misura sempre più decisiva, al portiere, il compito di far ripartire con la massima rapidità l’azione. Altra qualità richiesta in associazione alla velocità esecutiva nei rilanci dell’azione, sono la destrezza e il dominio tecnico podalico: avere portieri che giocano con i piedi come un giocatore di campo permette di implementare le possibilità di manovra finalizzate al possesso
palla inserendo nei giro-palla il portiere stesso, fino ad affidargli la palla in retropassaggio da far pervenire, possibilmente con una sufficiente qualità tecnico-tattica, cioè palla filtrante e controllabile, ai compagni in attacco.

Dal punto di vista dell’interpretazione tattica dei momenti di gioco finalizzata ad influenzarne gli sviluppi, l’estremo difensore deve possedere e perfezionare attitudine al comando per dirigere ed organizzare razionalmente il reparto difensivo, sia a gioco attivo che sui calci piazzati.
Da tutto ciò consegue l’importanza di ogni insegnamento che permetta di inserire il portiere a pieno titolo nel vivo del gioco, sia nello svolgimento del suo compito primario, l’unico assegnatogli in passato, cioè quello di difendere la porta, sia nei due nuovi compiti tattici che sono quelli di:
- difendere lo spazio,
- giocare con la squadra.

Un moderno portiere di calcio dovrà assumere in tal senso un peso specifico assolutamente rilevante nella manovra collettiva finalizzata al possesso palla e sviluppi connessi.
Il portiere, che il preparatore specifico e l’allenatore devono inserire sempre più in simbiosi nel contesto squadra, dovrà beneficiare in maniera esponenziale di proposte situazionali specialistiche nel corso delle sessioni allenanti a lui dedicate.

Il preparatore dei portieri assume un ruolo formativo decisamente importante, in quanto chiamato a dirigere e condizionare l’operato del suo portiere anche inserendolo fattivamente nel contesto delle esercitazioni collettive.
Situazioni tattiche di vario genere quali possessi palla, esercitazioni per la difesa, calci piazzati, o più semplicemente uno contro uno, due contro due, cross e conclusioni in porta, azioni reali di gioco, che il preparatore osserva, analizza e corregge, adeguando l’impostazione pregressa e perfezionando lo svolgimento dei compiti del portiere.
L’allenamento situazionale è diventato fondamentale, indipendentemente dalla categoria e dall’età dell’allievo, mentre la modulazione dei livelli di difficoltà, propri di ogni esercitazione, devono essere programmati in base alle capacità individuali che i portieri dimostrano di aver acquisito al momento.
Decisivo, da parte dello staff tecnico, definire un razionale decorso a tappe e rispettarlo coerentemente seduta dopo seduta.



Un principio da rimarcare ed evidenziare, riscontrabile peraltro nelle più moderne metodologie internazionali, è quello secondo il quale i miglioramenti della prestazione sono più immediati e tangibili quanto più le sollecitazioni proposte in allenamento sono assimilabili alle situazioni di gara.
Non si deve disconoscere in ogni caso il lavoro analitico, che non ha perso il proprio valore cognitivo e formativo e che resta alla base di una buona formazione dell’atleta: è proprio il raggiungimento di una buona abilità tecnica, da inserire successivamente nel contesto situazionale come da moderno atteggiamento metodologico, che favorisce la progressiva crescita del giocatore.



Per saperne di più: Addestramento e formazione del portiere. Lorenzo Fattori. Perugia: Calzetti & Mariucci, 2015.



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